Per la digitalizzazione del patrimonio linguistico e culturale italiano in Egitto: I periodici italiani (1892- 1940)
ABSTRACT. L’intervento attuale vuole presentare gli sforzi dedicati alla conservazione e alla digitalizzazione del patrimonio culturale e linguistico italiano in Egitto, in particolare la prima fase del progetto della digitalizzazione dei periodici pubblicati in Egitto tra il 1892 e il 1940, compiuta entro il 2022. L’intervento, inquadrando l’importanza della stampa periodica italiana, come fonte indispensabile per ricostruire le vicende e le attività della comunità italiana d’Egitto, mette in luce le diverse fasi del progetto, gli esiti della prima fase e le iniziative e le scoperte nate a seguito di questi.
ABSTRACT. This paper describes the development of a framework for the encoding and analysis of cinematic screenplays and the texts that they are adapted from. We propose a set of compliant and reusable methodologies built on top of the existing TEI P5 guidelines, with the aim of providing a systematic approach to portray both the screenplays and the literary texts that inspired them, as well as the intertextual relationships that lie between them and the final audiovisual rendition.
Un progetto di edizione digitale image-based delle Meraviglie d’Oriente nel MS Cotton Vitellius A.xv
ABSTRACT. Le Meraviglie d’Oriente (Wonders of the East) è la traduzione antico inglese di un testo latino noto con il titolo di De rebus in Oriente mirabilibus. Si tratta di un trattato teratologico, nonché di un prototipo della letteratura di viaggio. In esso sono contenute descrizioni di animali bizzarri ed esseri dall’aspetto mostruoso che popolano le regioni orientali del mondo, come Babilonia e l’Egitto. La particolarità di quest’opera nel contesto manoscritto anglosassone è che tutti e tre i testi sono accompagnati da illustrazioni delle creature e dei mostri ivi descritti.
Sebbene gli editori moderni abbiano deciso di non includere le illustrazioni nelle rispettive edizioni delle Meraviglie, studi condotti recentemente dimostrano come queste non solo possono fornire una migliore comprensione del testo scritto, rafforzandone il significato, ma potrebbero perfino sviluppare un livello narrativo ulteriore. Un’edizione scientifica digitale image-based offre uno strumento che consentirà al fruitore di apprezzare l’interazione tra testo scritto e illustrazioni. Il progetto si propone di realizzare un’edizione digitale delle Meraviglie contenute in uno dei testimoni attraverso EVT 2; tale prodotto fornirà uno strumento utile ad uno studio di più ampio respiro del testo a tutti i suoi livelli, dando quindi giustizia alla complessità narrativa che lo caratterizza.
ABSTRACT. OpenGadda is an ambitious project that aims to celebrate the Italian writer, Carlo Emilio Gadda through the production of a thick digital net of information around the figure of the author . This project will involve the creation of a future paradigm and model that will further showcase the shift from a media-oriented perspective to a data-oriented one and explore the concepts of work and document in the digital era and what they entail in this specific case, as none of the Gadda’s works are currently available freely to the public due to copyright laws.
To obviate this problem, it was chosen to proceed by creating a collection of digital reproductions of different publicly available documents of this author, enhanced through the tools of data visualization and storytelling; specifically, the project focused on the author’s archives and library.
Per un’edizione scientifica digitale dello Speculum Guy of Warwick
ABSTRACT. All’inizio del Quattrocento, nello stesso momento in cui il romanzo Guy of Warwick è attestato per la prima volta in medio inglese, la tradizione eroica della Materia di Inghilterra sembra essersi arricchita di un altro testo: il poema didattico devozionale Speculum Guy of Warwick (SGW). I suoi 1034 versi in distici rimati sono interamente dedicati all’istruzione dell’eroe nazionale ad opera del sapiente Alcuino di York. Nonostante la fortuna di cui questo poema ha goduto in epoca medievale, SGW sembra essere stato quasi completamente ignorato in epoca più recente. Tuttavia, la ricchezza della sua tradizione testuale merita di essere studiata e approfondita, in primo luogo attraverso un’edizione che prenda in considerazione la totalità dei testimoni pervenuti e che dia conto della varietà che contraddistingue le varie redazioni. Il progetto qui presentato si propone di realizzare un’edizione scientifica digitale del testo attraverso la quale al testo criticamente stabilito possa essere accostato anche uno strumento in grado di valorizzare le specificità di ogni singolo testimone.
Materiali didattici come oggetti digitali FAIR: una metodologia condivisa per la formazione in H2IOSC
ABSTRACT. Il contributo dettaglia la strategia per lo sviluppo di iniziative di formazione nell’ambito del progetto H2IOSC e mira a coinvolgere la comunità italiana di riferimento sulle modalità di design e di fruizione di moduli didattici che integrino l’uso delle Infrastrutture di Ricerca. In particolare, si sofferma sulla descrizione dei requisiti per l’implementazione dell’infrastruttura di training e sugli standard condivisi per la descrizione dei materiali didattici come oggetti digitali FAIR al fine di massimizzarne il riutilizzo in un’ottica train the trainers.
Cophi Editor: From GreekSchools to the projects multiverse
ABSTRACT. CoPhi Editor is a web platform designed for digital scholarly editing, specifically developed to assist papyrologists in creating a digital critical edition of Philodemus’ Arrangement of the Philosophers. While initially tailored for the unique challenges of digital papyrology, CoPhi Editor has the potential for broader adoption. To facilitate its use across various domains, we undertook a process of generalization of the tool implementing the concept of project. In this paper, we outline how this generalization process has been conducted.
L’archivio digitale di una casa editrice: l’esempio del Saggiatore e della sua prima pubblicazione
ABSTRACT. Il presente contributo propone un prototipo di archivio digitale di una casa editrice, prendendo a modello il catalogo del Saggiatore. L’obiettivo è quello di creare un archivio digitale sistemico che possa contenere le notizie principali relative alla storia della casa editrice e alle figure storiche che l’hanno determinata e che hanno ruotato intorno ad essa, insieme a tecnici, collaboratori e autori. Al tempo stesso, esso avrà la funzione di mettere in dialogo le pubblicazioni prodotte con la loro storia redazionale, con i processi decisionali, con i progetti editoriali e con le dinamiche di marketing e di produzione, per mezzo del materiale documentario e dei carteggi rinvenuti. Infatti, capire i processi decisionali e produttivi che hanno permesso alle opere di essere date alle stampe permette di ridisegnare i contorni del canone letterario odierno e della sua formazione. Inoltre, l’archivio si propone come un ulteriore strumento di studio e di ricerca delle opere letterarie e dei processi di formazione e di evoluzione che le hanno consegnate al pubblico di lettori.
ABSTRACT. Nel 2022 l’Istituto Italiano di Studi Germanici ha concluso la revisione e l’inventariazione del proprio archivio storico. L’operazione è stata di grande rilievo in quanto tutto l’inventario è stato messo a disposizione tramite la piattaforma Archiui e condiviso con il Sistema Archivistico Nazionale; quest’operazione ha permesso di rendere molto più accessibile e fruibile tutto il materiale archivistico. Il riordino ha fatto emergere una parte dell’archivio personale di Giuseppe Chiarini contenente gli appunti per un’antologia inedita dei racconti di viaggio in Italia pubblicati da vari scrittori di area tedesca. La scoperta ha già ispirato la realizzazione di un podcast per l’edizione 2023 di Archivissima; con questo progetto vorremmo realizzare una mostra digitale per ampliare la visibilità di un’opera inedita di una figura molto importante nella storia della cultura italiana. Approfondendo tale tematica, si intende presentare un poster riguardante l’utilizzo di una piattaforma digitale sostenibile per la divulgazione e la fruizione dei fondi archivistici recentemente recuperati con l’obiettivo di incentivarne la conoscenza e lo studio.
Per una lettura antropologica di Verga: tra codifica e georeferenziazione
ABSTRACT. Il contributo intende presentare una sezione del progetto di ricerca dal titolo Giovanni Verga tra demopsicologia e antropologia. Mappatura GIS e database delle attestazioni folkloriche nel corpus verghiano: creazione di uno spazio digitale. Il progetto è ancora in una fase iniziale; qui ci si propone di illustrarne le principali linee di sviluppo e i punti di contatto con un progetto più ampio, PNRR - “CHANGES” SPOKE 3, che prevede la realizzazione di edizioni digitali commentate di testi della letteratura italiana del XIX secolo e, nello specifico, dei tre grandi autori del Verismo: Luigi Capuana, Federico De Roberto e Giovanni Verga.
Dopo aver esposto il progetto nella sua totalità ci si concentrerà su una sezione di esso, descrivendo, anche attraverso la presentazione di un esempio concreto tratto da Vita dei campi, il “database folklorico” che si vuole realizzare e mostrando i risultati di una prima georeferenziazione dei luoghi delle novelle Fantasticheria e Cavalleria rusticana.
Si illustreranno le fasi di modellizzazione del database e, dato che sia per la creazione di quest’ultimo sia per la realizzazione dell’edizione digitale di Vita dei campi ci si servirà della codifica in XML-TEI, parte del contributo sarà dedicata a quest’ultima, al fine di esplicitarne i vantaggi e le potenzialità nell’ambito della gestione, dell’archiviazione e dell’implementazione dei dati.
L’impatto atteso sarà valutato da due prospettive differenti: da un lato si considereranno i vantaggi di questa operazione ai fini di uno studio tradizionale dell’autore, dall’altro si esamineranno le agevolazioni alla ricerca fornite dalla creazione di uno spazio digitale aperto e condiviso.
ABSTRACT. L’intervento qui presentato prende in esame il caso di studio offerto da Se questo è un uomo di Primo Levi per la messa a punto di un prototipo di edizione digitale del primo capitolo del libro. Si possono rintracciare alcune fasi della storia compositiva di Se questo è un uomo: le varie redazioni dell’ultimo capitolo conservate in più archivi del Nord Italia, una redazione dattiloscritta di dieci dei sedici capitoli della princeps conservata negli USA, le pubblicazioni su rivista di alcuni brani (cinque sulla rivista vercellese «L’amico del popolo» una su quella fiorentina «Il Ponte»), la princeps edita dalla De Silva nel 1947 e la seconda edizione rivista dall’autore pubblicata da Einaudi nel 1958. Dal confronto tra le varianti di queste fasi emerge un metodo di lavoro peculiare di Levi basato sulla correzione di piccoli particolari e sull’aggiunta di ampi brani, che non vanno tanto a modificare il dettato precedente, quanto piuttosto ad approfondire i nessi narrativi e ad aumentare i ritratti di personaggi. Si presenta, dunque, un prototipo di edizione digitale del solo primo capitolo di Se questo è un uomo, Il viaggio.
Digital Humanities and Heritage Science: moving from landscaping to a dynamic research observatory in an Open Science Cloud
ABSTRACT. This contribution presents the work carried out in the context of an infrastructural project for the implementation of a comprehensive investigation on language technologies, digital humanities, and heritage science disciplines in Italy. The topic of this landscaping activity consists in an extended survey of all the existing projects, resources, tools, communities, best practices, and standards in use among the SSH communities. Within this project, the second work package focuses on establishing, mapping, and monitoring strategies for assessing the national and international contexts for the four RIs, the characteristics of their user communities, and the specific data resources, services, and tools that are most needed, used and newly created.
Infrastrutture di ricerca come strumenti di "interculturalità digitale"
ABSTRACT. Il contributo si focalizza su alcune caratteristiche delle infrastrutture di ricerca (IR) per le scienze umane e il patrimonio culturale (SSH) che facilitano la scienza aperta. In particolare, presenta alcune funzioni di un marketplace per le SSH come esempio di messa in relazione e integrazione di strumenti per aggregare, accedere, rappresentare, condividere, riusare e comunicare la conoscenza. L'articolo è organizzato in tre parti: nella prima parte, si introducono le infrastrutture di ricerca come strumenti interculturali e interdisciplinari soffermandosi nello specifico su OPERAS (OPen Scholarly Communication in the European Research Area for Social Sciences and Humanities) e sul nodo italiano di recente costituzione. Nella seconda parte si presentano alcuni dei requisiti di design (back-end e front-end), i workflow di lavoro e le politiche di accesso per un marketplace che costituisca un punto di aggregazione per infrastrutture federate quale quello sviluppato nel progetto H2IOSC (Humanities and Heritage Italian Open Science Cloud). La terza parte riflette sul marketplace inteso non solo come vetrina di offerta di servizi ma come uno spazio 'transdisciplinare' e 'transnazionale', in cui sia nella fase di progettazione sia nell’utilizzo si possano sperimentare e mettere in pratica le potenzialità collaborative della ricerca digitale, in cui è all’opera una forma di "interculturalità digitale".
Valorizzare un archivio ‘mediterraneo’: studi per un’edizione critica digitale delle opere di Giovanni Comisso
ABSTRACT. Con il presente contributo, che si inserisce in un più ampio contesto di valorizzazione e digitalizzazione dei depositi memoriali di area mediterranea del XX secolo, s’intende dare la giusta visibilità alle collaborazioni giornalistiche e alla produzione letteraria di un autore rimasto un po’ ai margini del canone letterario del Novecento, quale Giovanni Comisso. In prima istanza, ripercorrendo le tappe della sua formazione e gli episodi significativi che influenzano la sua prima stagione narrativa, si pone l’attenzione sulle varie e valide ragioni per cui questo scrittore può essere assunto come punto di riferimento per la definizione di una moderna storia culturale del Mediterraneo. In secondo luogo, per rendere noto lo status quaestionis inerente alla digitalizzazione dei suoi scritti, si offre una panoramica del lavoro svolto dall’Associazione Amici di Giovanni Comisso, diretta da Ennio Bianco, mostrando brevemente le funzionalità del Centro di Documentazione Digitale Giovanni Comisso. Infine, si illustrerà la strategia futura per un’ulteriore opera di organizzazione e diffusione digitale dei materiali presenti nell’archivio dello scrittore, ipotizzando, mediante una sempre più necessaria sinergia tra filologia e Digital Humanities, una possibile edizione critica digitale delle raccolte Il porto dell’amore e Gente di mare.
Marcare la poesia del Novecento: uno studio per Ossi di seppia
ABSTRACT. Il contributo esplora le potenzialità e i limiti della codifica XML/TEI per la rappresentazione delle varianti d’autore nella poesia del Novecento, proponendo come caso di studio Ossi di seppia di Eugenio Montale, una raccolta profondamente legata all’immaginario del Mediterraneo. Si focalizza in particolare sulla terza sezione eponima, la più ricca e complessa dell’opera, sulla scorta dell’edizione critica di Bettarini-Contini. Il contributo formula ipotesi di lavoro per rappresentare le varianti usando una combinazione di moduli TEI adattati alle esigenze della filologia d’autore. Si evidenziano così la validità e l’economicità della codifica XML/TEI per la poesia contemporanea, non senza alcune criticità per le varianti d’autore più complesse.
Drawing History from the Codice Pelavicino Documents: Graph Visualization for Human Researchers
ABSTRACT. This poster demonstrates the use of graph visualization as a tool for historical research, through the case study of the Codice Pelavicino Digital Edition's XML documents. Given the challenges in navigating complex digital archives of medieval manuscripts and limitations of network graph representations, the study explores whether graph visualizations can enhance exploratory and knowledge extraction efforts. The contribution reports on the prototyping process of a graph visualization system which leverages entity-document graph schema to represent relationships in the codex, and the assessment of its utility. Initial findings suggest that while graph visualizations highlight overarching patterns and connections, they must be integrated with traditional research methods and its data preparation must be validated with support of human experts to fully benefit historical research. This study offers some techniques to use graph visualization in and for more interactive and dynamic research frameworks.
Strategie per la creazione e la condivisione di una collezione digitale di testi greco-latini
ABSTRACT. Il contributo presenta le strategie volte alla creazione e alla condivisione di una collezione digitale di testi greco-latini, intitolata Onomastikón, Studi di lessicografia greca e latina (https://onomastikon.altervista.org), costantemente ampliata e aggiornata attraverso l’interazione tra docenti/ricercatori strutturati e studenti del Corso di Laurea in “Filologia classica” dell’Università di Catania, nonché attraverso la collaborazione con istituzioni scientifiche europee ed extra-europee, quali il Thesaurus linguae Latinae della Bayerische Akademie der Wissenschaften di Monaco di Baviera (Germania), il Diccionario Griego-Español dell’Instituto de Lenguas y Culturas del Mediterráneo y Oriente Próximo - Centro de Ciencias Humanas y Sociales - CSIC di Madrid (Spagna) e con il Thesaurus Linguae Graecae® (TLG)® della University of California, Irvine (Stati Uniti d’America). In particolare tale collezione ha come frutto da una parte la pubblicazione di porzioni, precedentemente inedite, di un glossario bilingue latino-greco, risalente alla tarda antichità. Tali testi sono forniti in edizione critica commentata, su una piattaforma online e in open access. A ciò si affianca dall’altra il progetto di un Archivio digitale del lessico della poesia cristiana antica e medievale, che mira all’individuazione e archiviazione in open access di una cospicua serie di termini poco o per nulla altrove attestati, che si rinvengono nei testi poetici latini cristiani di età tardoantica, al fine di creare una banca dati aggiornata del lessico specialistico della poesia cristiana antica finora mai attuata.
Un corpus online della letteratura secondaria (1872-1890) del Verismo italiano
ABSTRACT. Il contributo illustra le prime fasi del progetto COVerLeSS che mira a conservare, valorizzare e analizzare, in un ambiente web integrato e open access, un archivio interrogabile della letteratura secondaria (recensioni, testi giornalistici e saggistici) relativa alla produzione letteraria del Verismo italiano. Il progetto non si limita però alla costruzione di un mero archivio statico, mirando semmai all’utilizzo dei dati acquisiti e indicizzati al fine di offrire una prospettiva di lettura diacronica dell’evoluzione del lessico del Verismo. Il vocabolario Verbum, che consente una ricerca delle forme notevoli del lessico “standard” della corrente verista, e la timeline Ver-in-time, che intende collegare la letteratura secondaria ospitata sul portale ai testi primari del Verismo disponibili in diverse biblioteche digitali, costituiscono gli strumenti principali attraverso cui condurre un’analisi semantica sul piano sincronico e diacronico. Nell’ottica della fruibilità e dell’inclusività, esso si colloca nella prospettiva di una fruizione del bene culturale che riflette il piacere dell’accostamento al documento riprodotto nella sua veste originaria e la curiosità di “navigare” all’interno del documento rappresentato in formati testuali fruibili dall’utente.
L’Archivio di Giuseppe Fava: conservazione e valorizzazione attraverso il digitale
ABSTRACT. Ricordato principalmente come giornalista assassinato dalla mafia, Giuseppe Fava è stato anche un artista e un intellettuale poliedrico. La Fondazione che porta il suo nome ha raccolto tutto il materiale da lui lasciato relativo alla propria opera e non solo. Il digitale offre gli strumenti per conservare e rendere fruibile in modo durevole questo importante patrimonio culturale. Il progetto qui illustrato si propone di perseguire entrambi questi scopi attraverso l’attenta modellizzazione della digitalizzazione dell’Archivio, con una particolare attenzione all’edizione dei testi che richiedono cura filologica, per mezzo della loro codifica in XML-TEI. L’obiettivo è quello di favorire il maggior grado di fruibilità possibile di questo complesso documentario e agevolare in tal modo la riscoperta e la piena comprensione della figura intellettuale dell’autore siciliano.
Verso l'Hyperedizione. Lo sviluppo di Pirandello Nazionale tra didattica e ricerca
ABSTRACT. "Pirandello Nazionale" è il portale che dal 2017 ospita l’Edizione digitale dell’Opera Omnia di Luigi Pirandello. Ideato come un knowledge site, si propone di rispondere alle esigenze delle diverse tipologie di lettori di Pirandello, perseguendo l’attuazione di un criterio di usabilità scalabile in base al target d’utenza. Una sezione del portale di recente sviluppo è quella dell’Hyperedizione, realizzata in maniera sperimentale su "Il fu Mattia Pascal" e sull’"Enrico IV", ma che funge da modello per l’implementazione del progetto. Se ne descrivono qui le caratteristiche e le ricadute, sia sul piano della ricerca che su quello della didattica. A quest’ultimo aspetto viene dedicato un focus su alcune esperienze che hanno visto gli studenti protagonisti attivi nella stesura del commento digitale.
The Corr<si>Ca Project: enhancing and “querying” the Canioni family correspondence
ABSTRACT. The Corr<si>Ca project, undertaken by professors and PhD students from the University of Genoa's PhD program in Digital Humanities, involves the digitization and the enhancement of a family correspondence comprising approx. 300 letters. This correspondence belongs to the Canioni family, originally from Olmi-Cappella, an inland village in the northern part of Corsica. The letters span the years 1882-1918, featuring contributions from both male and female writers with varying levels of literacy in the two languages of correspondence, namely Italian and French.
This paper outlines the ongoing development of (i) a blog designed to enrich the document corpus, engaging not only general users but also secondary school students, and (ii) an ontology for the future querying of this archival material. The ontology aims to extract valuable references and explore the correlations between language, gender, and the authors' origins. The objective is to delve into archival, philological, and sociolinguistic aspects related to the reference population.
Per un’analisi dei personaggi tra letteratura, filosofia e ontologia applicata
ABSTRACT. Tanto a livello teorico quanto a livello applicativo, nelle digital humanities la rappresentazione della conoscenza si focalizza principalmente sulla modellizzazione delle entità analizzate (testi, opere d’arte, ecc.), mettendo in secondo piano la rappresentazione delle opinioni degli studiosi su tali entità. La parzialità di questo approccio è evidente nel caso della storia della letteratura e della critica letteraria, discipline in cui le interpretazioni dei testi, con le loro argomentazioni e relazioni reciproche, sono fondamentali anche nell’alimentare dibattiti metodologici. In questo lavoro presentiamo i primi passi di un approccio interdisciplinare pensato per documentare e possibilmente comparare e analizzare le interpretazioni fornite dalla critica letteraria tramite modelli formali sviluppati grazie al coinvolgimento attivo di esperti della disciplina e all’analisi della storia della critica. Alla luce della loro rilevanza e della loro sfaccettata fortuna, abbiamo scelto come casi di studio alcuni personaggi femminili delle opere di Dante e Boccaccio. Dopo aver presentato i problemi posti dall’analisi dei personaggi letterari e il caso di studio, riflettiamo su come modellizzarne le interpretazioni tramite modelli ontologici e sul contributo degli studi filosofici al problema dell’identità dei personaggi di finzione.
La modellazione 3D al servizio dell’archeologia: nuove prospettive per l’applicazione ad edifici multipiano di età protostorica
ABSTRACT. Il contributo si propone di illustrare le nuove prospettive di ricerca aperte dall’applicazione della modellazione 3D all’analisi e restituzione virtuale di edifici protostorici multipiano, per esempio quelli elaborati a Creta nell’Età del Bronzo. In questi casi, pur essendo andato perduto l’elevato a causa dell’utilizzo di materiali deperibili, sussistono numerosi elementi documentari (strutture murarie conservate fino all’altezza dei primi piani, reperti in posizione di caduta dai piani superiori, ecc.) o indiziari (deduzioni sulla base di considerazioni architettoniche o funzionali) in grado di offrire informazioni sull’originaria conformazione dei piani superiori oggi perduti. La modellazione 3D, se praticata all’interno di una rigorosa cornice metodologica, rappresenta l’unico strumento in grado di gestire queste categorie di dati e offrire una nuova via per esplorare l’articolazione in elevato dell’architettura scomparsa in materiale deperibile.
Godscapes: Modeling Second Millennium BCE Polytheisms in the Eastern Mediterranean thanks to the STORAGE Project
ABSTRACT. The Godscapes project proposes to combine a material approach with the Semantic Web scientific model to investigate cultural transformation and, more specifically, how external elements trigger the transformation of religiosity, resulting in new hybrid elements. In fact, focusing as a case-study on the Levant during the second millennium BCE, a period marked by intense and long-reaching cultural exchanges, the project investigates the interplay between indigenous and exogenous elements (Egyptian, Syro-Mesopotamian, Aegean, Anatolian) in shaping polytheistic beliefs and practices through the analysis of four types of data – funerary, architectural, iconographic and textual. Thus, the project addresses a new scientific perspective emphasizing the use of material culture to understand the connection between humans and the divine, with a focus on unravelling past religious hybridization to grasp, in particular, how the second millennium cultural and religious intermingling persisted in the syncretic experience leading to the construction of the Israelite monolatry in the first millennium BCE.
Qui pro quo? Dati testuali e strumenti per la risoluzione di corefereze in latino
ABSTRACT. Il presente contribuito intende mostrare le fasi di lavoro iniziali relative a un progetto che riguarda la risoluzione di coreferenze nei testi latini. Tale progetto ha come obiettivo l’esplorazione empirica di un livello di annotazione metalinguistica che trova poco spazio nelle ricerche sulle risorse linguistiche e sulla trattazione automatica del linguaggio applicate al latino. All’interno di questo contribuito verranno indicati i presupposti teorici e metodologici del progetto e verrà fornito un esempio del lavoro di annotazione svolto.
C’è un testo in questa chat? Intelligenza artificiale e cooperazione interpretativa
ABSTRACT. Ispirato agli esperimenti di lettura di Stanley Fish, questo intervento vuole riproporli con l’ausilio dell’intelligenza artificiale e del chatbot ChatGPT. Nel suo Is there a text in this class, il teorico americano fa credere ad alcuni studenti universitari che un elenco di nomi scritti sulla lavagna sia una poesia e – conseguentemente – ne chiede l’interpretazione. In questo poster descriverò l’esperimento fatto chiedendo a ChatGPT 4 di creare alcuni autori fittizi e di generare brani di loro ipotetiche opere. Infine presenterò i risultati di un sondaggio, condotto tra i miei studenti universitari, per valutare l’attuale validità della teoria di Fish e del Pragmatismo, mettendola di più sotto stress per mezzo dell’Intelligenza artificiale. La tesi è che l’Intelligenza artificiale sia in grado di generare testi letterari non solo con le sue abilità ‘performative’ e 'creative' ma soprattutto in virtù della cooperazione interpretativa con il lettore.
Macchine per leggere: la text analysis come strumento per imparare a leggere i classici della narrativa… e ad amarli.
ABSTRACT. Il progetto "Macchine per Leggere" mira a esplorare la possibilità di usare la text analysis al fine promuovere la lettura della letteratura classica italiana nelle scuole secondarie. Promosso da una collaborazione tra il Dipartimento di Studi Letterari di Roma "Tor Vergata" e il Centro per il Libro e la Lettura (MiC), questa iniziativa interdisciplinare ha realizzato un ambiente digitale che presenta dieci romanzi canonici del XIX secolo attraverso tecniche avanzate di analisi dei testi, come topic modeling e sentiment analysis. Il sito web del progetto offre strumenti interattivi per esplorare i testi, incoraggiando una nuova forma di engagement con i classici. L'iniziativa si estende anche alla formazione didattica, proponendo un nuovo modo di "leggere a distanza" per arricchire l'insegnamento della letteratura. Gli sviluppi futuri includono la sperimentazione in aula e la raccolta di feedback per valutare l'impatto del progetto sull'apprendimento e sulla propensione alla lettura degli studenti coinvolti.
Uncovering the spread of lexical innovation in Italian tweets
ABSTRACT. This paper outlines ongoing research into lexical innovation in contemporary Italian in the context of social media. To date, the study has used a dataset of 5.32M timestamped and geotagged tweets extracted from the 2022 Italian timeline, yielding 720 emerging word forms. Here, we describe the reproducible pipeline developed to extract candidate neologisms from our dataset and introduce a custom tool to visualise the emergence and spread of candidate neologisms in the time-period under investigation.
The ATLAS: a knowledge graph of digital scholarly research on Italian Cultural Heritage
ABSTRACT. ATLAS is a research initiative that aims to improve the FAIRness and exploitation of Digital Humanities (DH) projects and scholarly data about Italian Cultural Heritage (CH). This contribution describes the main challenges and opportunities of DH projects related to discoverability, interoperability, and preservation. It also explains the methodology and objectives of ATLAS , which involves the integration and reengineering of metadata from selected sources and software solutions (referred as pilots within the ATLAS context) into a knowledge graph by means of Semantic Web and Natural Language Processing technologies. The expected outcomes and impacts of ATLAS, are (i) the definition of guidelines and best practices for DH projects; (ii) the creation of a reference set of excellence initiatives; (iii) the reconciliation of data with authority records and open data sources; (iv) the publication and preservation of the knowledge graph; and (v) the development of a platform for exploration and discovery of DH projects and resources, in synergy with the European Research Infrastructures CLARIN and OpenAIRE.
ABSTRACT. L’intervento presenta i risultati di un progetto di ricerca finanziato dall’Ateneo di Catania, il cui obiettivo è la valorizzazione dei Legacy Data in ambito archeologico e storico-artistico e la elaborazione di modelli di fruizione adeguata anche sul web.
Preservare la memoria: Il progetto Storage e l’archivio dell’ex istituto di Archeologia
ABSTRACT. L’intervento presenta i risultati di un progetto di ricerca finanziato dall’Ateneo di Catania. Tra le attività avviate, si presenta il caso specifico dell’archivio fotografico dell’ex Istituto di Archeologia dell’Università di Catania. La documentazione fotografica ha costituito il punto di avvio per la elaborazione di una schedatura e la creazione di una piattaforma per rendere fruibile il materiale sul web, nell’ottica della Scienze Aperta. Nello stesso momento ha costituito un momento di riflessione sulla gestione di classi di dati apparentemente molto diverse tra di loro come manufatti archeologici, documenti di archivio, materiale fotografico.
Valorizzazione di registrazioni storiche di canto lirico nel Web semantico
ABSTRACT. Le registrazioni storiche di canto lirico risalenti alla prima metà del Novecento sono conservate prevalentemente su dischi a 78 giri. Ciascuna facciata del disco può contenere un brano della durata massima di circa 4 minuti, pertanto vi sono incisi brani estratti da opere, perlopiù arie, o loro porzioni, con o senza recitativi, spesso con riduzioni o interventi per non eccedere la durata massima consentita. L’etichetta commerciale apposta sul disco riporta di solito come titolo l’incipit testuale del brano selezionato, proposto nella lingua cantata, e non sempre viene indicato il titolo dell’opera completa. I diversi criteri di selezione dei brani estratti e le diverse lingue di canto fanno sì che lo stesso contenuto musicale possa essere presentato con titoli diversi.
Per la corretta gestione del contenuto di queste registrazioni storiche, i titoli riportati sulle etichette saranno associati ad un’authority file di titoli che raggruppi le diverse forme riferibili a un medesimo brano e le riconduca a una sola forma standard.
Nel contempo, è necessario identificare l’opera completa dalla quale il brano è stato estratto. Quindi va indicata la posizione del brano nell’opera rifacendosi a una sua corretta segmentazione attraverso un indice analitico che ne scansioni univocamente le parti attenendosi a principi chiari, basati su criteri storici e critici.
L’uso dell’authority file e dell’indice analitico richiede un lavoro computazionale che può essere più o meno intenso.
Nell’ecosistema del Web semantico, basato su ontologie formali, e in definitiva sulla logica del ragionamento umano, il compito è risolto in modo semplice e immediato.
ARCHEOLOGIA E RILIEVO 3D: UNA RIFLESSIONE SULLE METODOLOGIE. TRE CASI STUDIO DI AREA MEDITERRANEA.
ABSTRACT. Il tema della documentazione nativa digitale, in ambito archeologico, riguarda una ampia categoria di prodotti: a microscala, il singolo manufatto; ad un livello più ampio, che potremmo definire di mesoscala, i modelli 3D di singoli monumenti; a livello ancora più ampio (macroscala), l’approccio territoriale. Il rilievo 3D di singoli monumenti (da distinguere dalla ricostruzione 3D) ha ormai una consolidata tradizione. Esso costituisce un tipico caso di innovazione radicale apportato dagli strumenti computazionali, a differenza di altri strumenti che rappresentano sostanzialmente un potenziamento di un approccio tradizionale. E tuttavia lo sviluppo di questo sistema ha messo in campo una enorme varietà di attrezzature e software con una ampia gamma di costi e prestazioni, che pongono all’archeologo il problema della selezione. Allo scopo di costruire delle linee guida per l’archeologo si è voluto mettere a confronto metodologie diverse applicandole a tre casi studio. Il presente contributo pone le basi, attraverso i casi studio indagati, per una riflessione più ampia sul ruolo del digitale nel campo della documentazione e divulgazione archeologica.Il tema della documentazione nativa digitale, in ambito archeologico, riguarda una ampia categoria di prodotti: a microscala, il singolo manufatto; ad un livello più ampio, che potremmo definire di mesoscala, i modelli 3D di singoli monumenti; a livello ancora più ampio (macroscala), l’approccio territoriale. Il rilievo 3D di singoli monumenti (da distinguere dalla ricostruzione 3D) ha ormai una consolidata tradizione. Esso costituisce un tipico caso di innovazione radicale apportato dagli strumenti computazionali, a differenza di altri strumenti che rappresentano sostanzialmente un potenziamento di un approccio tradizionale. E tuttavia lo sviluppo di questo sistema ha messo in campo una enorme varietà di attrezzature e software con una ampia gamma di costi e prestazioni, che pongono all’archeologo il problema della selezione. Allo scopo di costruire delle linee guida per l’archeologo si è voluto mettere a confronto metodologie diverse applicandole a tre casi studio. Il presente contributo pone le basi, attraverso i casi studio indagati, per una riflessione più ampia sul ruolo del digitale nel campo della documentazione e divulgazione archeologica.
Il progetto PRIN 2022 PNRR “MaximHum”: Italia umanistica e Moscovia cinquecentesca dialogano in digitale
ABSTRACT. Si presenta qui il progetto PRIN 2022 PNNR “Humanistic Italy and sixteenth-century Muscovy in dialogue: Digitization and digital mapping of the work of Maximus the Greek” – MaximHum (P2022837KN) che ha per scopo la digitalizzazione dell’opera edita di Massimo il Greco (1470ca-1556/1557) e la mappatura digitale della stessa. Attraverso l’individuazione di fenomeni notevoli, il lavoro di mappatura si propone in particolare di far emergere dai testi, a vari livelli (fattuale, letterario, concettuale), il ruolo di mediatore della cultura umanistica che Massimo il Greco – un greco bizantino formatosi in Italia e successivamente monacatosi sul monte Athos – svolse, lui per primo, nella Moscovia di Vasilij III e Ivan IV, pagando per l’azione riformistica che aveva promosso nel senso della modernità il prezzo di una lunga e severa reclusione. In questa sede si presenta il progetto e se ne discutono il contesto e la prima fase di digitalizzazione descrivendo l’ipotesi di lavoro per la creazione dell’archivio digitale dei testi e il piano del lavoro così come è stato messo a punto
Listening2Painting: an Audio Augmented Reality approach for Arts
ABSTRACT. This paper describes the first stage of the Listening2Painting project, which involves researching the effects of experiencing paintings through sonification. The report includes details of a pilot study and the initial version of an application as part of a larger project that involves multiple university students.
MLS con sensore LiDAR Apple per lo scavo archeologico: applicazioni pratiche
ABSTRACT. Nel poster si esamina l'impatto delle nuove tecnologie, in particolare il sensore LiDAR di Apple, sull'archeologia, evidenziando l'evoluzione nella documentazione grafica di scavo. L'analisi autoptica delle testimonianze archeologiche, integrata con metodologie avanzate, costituisce un processo fondamentale per la comprensione e la ricostruzione dei contesti. Si intende dimostrare come l'integrazione del LiDAR e di tecniche image-based abbia ottimizzato la raccolta dati, pur sottolineando le limitazioni in termini di precisione rispetto ai metodi tradizionali. Nonostante ciò, l'efficacia del LiDAR nel documentare in modo rapido ed economico le fasi di scavo e i reperti archeologici rappresenta un significativo progresso metodologico. Si discute dell'esperienza diretta nelle campagne di scavo e dell'adozione di questa tecnologia in contesti diversi, puntando alla creazione di una documentazione archeologica più accessibile e dettagliata, evidenziando i vantaggi in termini di velocità e costi, nonché le potenzialità divulgative dei modelli virtuali generati.
Gestione informatica della documentazione archeologica "minore". Metodologie e applicazioni nell’ambito del progetto Storage.
ABSTRACT. Lo sviluppo della Digital Archaeology ha permesso di affrontare da nuove prospettive le tematiche della gestione, archiviazione e condivisione dei dati archeologici. Nel presente contributo si affronta il tema dell’uso di strumenti di gestione informatica per la ricerca archeologica, partendo da due casi studio sull’analisi degli small finds da due siti minoici cretesi e sui fenomeni pastorali della Sicilia Orientale in età preistorica. Entrambi trattano classi di reperti a lungo sottostimate che, in realtà, dispongono di un potenziale informativo notevole, la cui gestione digitale implica problematiche di ordine metodologico di non immediata risoluzione. Nell’ambito del progetto interdipartimentale “Storage. Dai dati al Web” è stato sviluppato, sulla base di due precedenti lavori di ricerca, un sistema di gestione dei dati che potesse rispondere alle criticità riscontrate, permettendo un avanzamento della ricerca nei due rispettivi campi di studio. Il database relazionale per il trattamento dei reperti archeologici cd. “minori” è stato progettato, in linea con i principi FAIR, in funzione della conservazione della integrità, provenienza, trasparenza e riproducibilità dei dati, evitando ogni sorta di semplificazione e rendendo il sistema una sorta di “contenitore di memorie”.
LexiCad: piattaforma lessicografica digitale per l’italiano delle origini
ABSTRACT. Il presente contributo descrive lo sviluppo di una piattaforma digitale per la lessicografia diacronica, denominata LexiCad.
Dopo un inquadramento generale sugli strumenti tecnologici comunemente usati nella lessicografia storica italiana, verrà illustrata sinteticamente l’architettura del sistema LexiCad, che si propone come un sistema flessibile e interoperabile per la creazione di piattaforme lessicografiche web-based. Tra i risultati del lavoro, verranno forniti i riferimenti ai progetti in cui questa tecnologia è stata impiegata; verranno inoltre delineati i vantaggi strategici che l’adozione di un modello simile potrebbe apportare in termini di interoperabilità e ottimizzazione delle risorse.
ABSTRACT. The acquisition of physical artifacts not only involves transferring existing information into the digital ecosystem but also generates information as a process itself, underscoring the importance of meticulous management of FAIR data and metadata. In addition to that, the diversity of objects within the cultural heritage domain is reflected in a multitude of descriptive models. The digitization process expands the opportunities for exchange and joint utilization, granted that the descriptive schemas are made interoperable in advance. To achieve this goal, we propose a replicable workflow for metadata schema crosswalks that facilitates the preservation and accessibility of cultural heritage in the digital ecosystem. This work presents a methodology for metadata generation and administration in the case study of the digital twin of the temporary exhibition “The Other Renaissance - Ulisse Aldrovandi and the Wonders of the World”. The workflow delineates a systematic, step-by-step transformation of tabular data into RDF format, to enhance Linked Open Data. The methodology adopts the Resource Mapping Language technology for converting to RDF, emphasizing human contribution through the interaction between digital humanists and domain experts through surveys leading to the abstraction and reformulation of domain-specific knowledge, to be exploited in the process of formalizing and converting information.
The organization and management of the MAGIC project for ancient manuscripts digitization: connections between Mediterranean cultures
ABSTRACT. This contribution highlights the objectives of the MAGIC project, i.e. the creation of a Service Center that uses cutting-edge technologies for the conservation and valorization of manuscripts and printed texts. The fundamental aim of the project is the usability of digital resources, through modern technologies that can create value, knowledge, comparisons, discussions, and sharing along the shores of the Mediterranean.
Mediterraneo verde fantastico: un repertorio digitale attraverso la collezione botanica di Ulisse Aldrovandi (1522-1605)
ABSTRACT. Il contributo si propone di presentare il progetto di un repertorio digitale di flora mediterranea di tipo magico, mostruoso e fantastico, tratto dalla collezione cinquecentesca del naturalista bolognese Ulisse Aldrovandi. Saranno raccolti alcuni esempi di piante ed erbe dotate di caratteristiche magiche, mostruose, mitologiche o alchemiche, prettamente incentrati sul territorio del Mediterraneo, origine di tutti gli studi classici sul mondo naturale, che serviranno a mostrare i legami tra le risorse, sia in termini di oggetti fisici provenienti dalla collezione botanica aldrovandiana, che delle diverse versioni digitalizzate degli stessi. Questi esempi costituiranno gli items e i dati di una collezione digitale costruita attraverso la piattaforma Omeka S, contenitore virtuale per la gestione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale digitale, che avrà lo scopo di raccogliere e mettere in connessione non solo oggetti, luoghi, persone, conoscenze e fonti letterarie, che si rifanno ad un immaginario culturale comune, ma anche progetti, collezioni e risorse digitali già presenti online.
Il progetto digitale su Elisa Chimenti (LAI-ALEEF): la problematicità di un profilo mediterraneo tra reti e frontiere
ABSTRACT. Il paper presenta i lavori in corso sull’opera e sull’archivio di Elisa Chimenti (Napoli 1883-Tangeri 1969), per proporre delle riflessioni metodologiche sulle problematicità dei progetti digitali che implichino una rete trans-mediterranea. In primo luogo, viene presentata l’autrice e il suo corpus alla luce della sua pluri-appartenenza geografica e linguistica, che la inserisce a pieno titolo in una complessa rete mediterranea. In seguito, viene presentato il progetto Chimenti, un progetto di digitalizzazione del corpus che tenta di ovviare grazie al digitale agli impedimenti ed ai limiti geografici, metodologici e scientifici che un corpus tale presenta, dal plurilinguismo alla standardizzazione della codifica, dall’interdisciplinarietà alla transnazionalità. Infine, sono evidenziate le problematicità che rimangono aperte, tanto da un punto di vista teorico quanto pratico, riguardo agli strumenti e alle metodologie del digitale.
Combining Generative AI and Archaeology to Build Data-Driven Stories
ABSTRACT. Over the last two years, the spread of Generative AI has opened new opportunities in all the fields. The overall impression is that it could speed up different operations related to content generation, such as narratives and data-driven stories. The article focuses on applying Generative AI to the specific domain of Archaeology. Starting from raw field data and specialized publications, this paper aims to verify the impact of scientific data in the construction of fictional data-driven stories. The proposed system, based on Retrieval Augmented Generation (RAG), combines the archaeological documents and two popular Large Language Models (LLMs): GPT-3.5-turbo and GPT-4.0. Preliminary results show that the implemented system can build quite satisfactory narratives.
Piattaforme wiki per l’insegnamento umanistico: sperimentazioni in corso nel liceo De Cosmi di Palermo
ABSTRACT. Negli ultimi anni l’AIUCD si è aperta, in collaborazione con altre associazioni, tra cui l’AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica), alla formazione dei docenti di discipline umanistiche nelle scuole, con l’obiettivo di diffondere la cultura digitale e la sperimentazione di metodi didattici digitali, col presupposto che quest’ultima sia più feconda se condotta nella realtà delle scuole. Il presente contributo illustra e riflette su due sperimentazioni in corso presso il Liceo “G. A. De Cosmi” di Palermo, nate anche dallo stimolo di un corso di aggiornamento docenti sull’uso didattico di Wikipedia e Wikisource tenuto da Paolo Monella, organizzato da AIUCD e AICC. Una prima esperienza è stata guidata, negli ultimi due anni scolastici, da Antonino Fiorino: gli studenti vengono guidati a creare o editare pagine Wikipedia riguardanti la letteratura italiana e la storia moderna. Una seconda, guidata quest’anno dallo stesso Antonino Fiorino e da Francesca Saieva, li accompagna nella creazione di un “Atlante del lessico culturale europeo”, ovvero un ipertesto, sotto forma di libro nella Wikibooks italiana, con approfondimenti su parole chiave importanti per lo studio della storia, della filosofia e delle letterature europee in chiave interdisciplinare, come “responsabilità, amore, tempo, creatività, divenire” ed altre. Oltre a illustrare i presupposti pedagogici, la rete concettuale e gli obiettivi di queste sperimentazioni, l’intervento ne traccerà un bilancio, sottolineandone i punti critici, gli ambiti di miglioramento e le effettive ricadute sulla formazione degli studenti. In particolare, la creazione di materiali didattici sotto forma di articolo Wikipedia o di libro Wikibook ha un’utilità particolare in un contesto come quello del Liceo De Cosmi. La scuola è infatti collocata in un’area periferica di Palermo, città del Mediterraneo con notevoli problemi di sperequazioni sociali, coesione urbanistica e sociale. Molti studenti del De Cosmi provengono da contesti socioculturali disagiati e non acquistano i libri di testo. Ciò aumenta il valore di ogni sperimentazione didattica che superi l’assetto-classe tradizionale tramite la creazione attiva e collaborativa, anche tramite il digitale, di materiali per l’apprendimento.
Towards a resemantisation of the concept of modelling in Digital Humanities
ABSTRACT. The presentation focuses on a “conceptual map” made of selected key concepts, related to the theory and practice of modelling in the Digital Humanities (DH). The map, associated glossary and examples of practice are derived from the authors’ collaborative research and the recently published volume: Modelling between digital and humanities: thinking in practice. Departing from the book, we aim to dwell further on a few points. We would like to propose a kind of resemantisation of the concept of model guided by the idea that a language on modelling in DH can be developed by mapping relevant uses so as to grasp not only the theoretical but also the practical dimension. Reflecting on the terminology helps to highlight the dynamics and interdependence between the two dimensions and, above all, their mutual influence, but also reveals the problem of how to bind any theory work back to the actuality of models. Background assumptions are the mediating capacity of language in the construction of interdisciplinary spaces and the central role of modelling in DH as a pragmatic process of thinking and reasoning where meaning is negotiated through the creation and manipulation of external representations combined with an imaginative use of formal and informal languages.